ABIO Brescia
ABIO, Associazione per il Bambino in Ospedale, è impegnata dal 1978 nei reparti pediatrici degli Ospedali italiani con l’obiettivo di offrire aiuto a bambini e adolescenti per superare il potenziale trauma della permanenza in ospedale e offrire ai loro genitori il sostegno necessario durante questo delicato momento.
L’Associazione ABIO di Brescia opera ogni giorno con i suoi volontari nella Pediatria dell’Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza. È presente in reparto dal 2014 e si è costituita associazione il 13 dicembre 2016. ABIO Brescia è una OdV iscritta alla sezione provinciale del Registro Regionale del Volontariato e conta al suo interno circa 25 volontari attivi.
Il presidente dell’associazione, Dr. Giuseppe Riva, è il medico responsabile dell’U.O. di Pediatria che ha fortemente voluto la presenza dell’associazione all’interno del reparto che dirige da ormai diversi anni.
I volontari animano quotidianamente la giornata dei piccoli degenti e offrono un supporto alle loro famiglie. Scopo dell’associazione, inoltre, è di fornire arredi, giocattoli e materiale didattico per promuovere in maniera concreta l’umanizzazione dell’ospedale.


Nelle pediatrie ABIO crea un ambiente accogliente e adeguato alle esigenze dei bambini, promuovendo i loro diritti mediante la “Carta dei diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale“.
ABIO Brescia nella Pediatria della Poliambulanza, che nel 2013 ha ottenuto il riconoscimento di ospedale “a misura di bambino” secondo gli standard di certificazione definiti dal manuale ABIO-SIP (Società Italiana di Pediatria), può contare su una nuova e coloratissima sala giochi.
L’obiettivo di ABIO Brescia è poter migliorare sempre più il servizio offerto in reparto potendo contare su un numero sempre maggiore di volontari utile anche a estendere in altre strutture ospedaliere cittadine la propria attività.
La situazione attuale, condizionata dalla pandemia Covid-19 ha richiesto un momentaneo allontanamento dei volontari ABIO dai reparti ospedalieri. Ciò ha mutato ma non interrotto le attività dell’associazione che ha continuato in remoto attraverso i propri canali social e grazie alla donazione di kit d’accoglienza su misura, ad offrire intrattenimento ludico e a tener vivo lo spirito con che caratterizza le realtà targate ABIO, ovvero quello di stare a fianco dei bambini, nel momento delicato del ricovero ospedaliero.
In un momento di costante cambiamento e di riflessione relativa al futuro del volontariato ospedaliero, ABIO Brescia ha mantenuto il suo caratteristico entusiasmo, pronto ad affrontare prossime sfide e a raggiungere nuovi obiettivi.


Consiglio direttivo

DR. GIUSEPPE RIVA
Ruolo: Presidente
Cosa fai nella vita? Primario del reparto di pediatria della Poliambulanza.
Cosa fai nella vita? Primario del reparto di pediatria della Poliambulanza.
Perché ABIO? Ho fortemente voluto i volontari ABIO nel mio reparto per portare avanti il progetto di un ospedale a misura di bambino. Titolo conquistato dall’ospedale anche grazie all’attività dell’associazione di cui sono fieramente presidente.
Cavallo di battaglia in reparto? Vigilare e assicurarmi che la vita dei piccoli ospiti durante il ricovero scorra in serenità e per quanto possibile in allegria.
Il tuo ricordo più bello? Le visite dei Vigili del fuoco, l’emozione di vederli salire con l’autoscala ed entrare in reparto dalla finestra come tanti babbo Natale moderni, mentre gli occhi dei bambini e anche degli adulti brillavano di felicità.
“Non esiste niente che dia più soddisfazione di vedere un bambino felice e sorridente.”

BEATRICE
Ruolo: Responsabile Volontari
Cosa fai nella vita? Sono un cucciolo di medico.
Quando sei diventata volontaria? Nella primavera 2016. Il primo incontro con ABIO è stato il 6 Aprile di quell’anno, e da quel momento non ho mai più perso l’entusiasmo.
Cosa fai nella vita? Sono un cucciolo di medico.
Quando sei diventata volontaria? Nella primavera 2016. Il primo incontro con ABIO è stato il 6 Aprile di quell’anno, e da quel momento non ho mai più perso l’entusiasmo.
Perché ABIO? Quando ho scoperto ABIO mi sono ritrovata all’istante nella vision e nella mission del Movimento ABIO, nella grande cura della formazione dei suoi volontari, nella serietà e rispettosità con cui si pone nei confronti delle realtà ospedaliere, nel volontariato umile, operoso e “di servizio” ai bambini delle pediatrie di tutta Italia e alle loro famiglie.
Dal giorno 1, ABIO Brescia e il movimento ABIO sono una famiglia che mi sono scelta e in cui mi rispecchio.
Cavallo di battaglia in reparto? Principessa del bricolage, mi diletto nel proporre lavori di ritaglio, disegno e costruzione di unici pezzi d’arte con cui adornare il reparto.
L’altra attività con cui mi contraddistinguo è la creazione di braccialetti con cui cerco di coinvolgere i nostri bambini e i loro genitori.
Il tuo ricordo più bello? Il primo ritratto, Martina, 3 anni, l’autrice. Poi quella volta in cui, tanto tempo fa, le mascherine erano rare anche in ospedale e facevano un po’ paura, allora noi l’abbiamo riempita di fiori applicati.
Ogni turno mi fa un dono, i nomi a volte si confondono, ma non i volti, ed è impossibile scegliere un ricordo solo.
“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo, ma non aspettarti le istruzioni.”

CHIARA
Ruolo: Responsabile formazione volontari
Cosa fai nella vita? Sono una studentessa di medicina al 6 anno.
Quando sei diventata volontaria? Ho iniziato il corso di formazione nel 2017 e sono diventata ufficialmente volontaria a marzo 2018
Cosa fai nella vita? Sono una studentessa di medicina al 6 anno.
Quando sei diventata volontaria? Ho iniziato il corso di formazione nel 2017 e sono diventata ufficialmente volontaria a marzo 2018
Perché ABIO? Ho scelto ABIO perché avevo il desiderio di dedicare un po’ del mio tempo in un’attività di volontariato. In ABIO ho trovato la possibilità di stare vicina ai bambini in un momento difficile come quello del ricovero ospedaliero, cercando di farli sorridere e stare meglio anche tramite le piccole cose.
Cavallo di battaglia in reparto? Sfidare i bambini a partite di giochi in scatola, carte, memory; più siamo meglio è e più ci divertiamo.
Il tuo ricordo più bello? Il mio ricordo più bello è sicuramente legato all’arrivo di Santa Lucia la sera del 12 dicembre in reparto e all’emozione negli occhi dei bambini increduli nel vederla camminare verso di loro.
“Con la gentilezza, si può scuotere il mondo.”

SIMONA
Ruolo: Responsabile eventi
Cosa fai nella vita? Lavoro come operaia in un reparto dove organizzo la confezionatura dei prodotti da mandare sul mercato produttivo.
Quando sei diventata volontaria? Sono volontaria dal 2018.
Cosa fai nella vita? Lavoro come operaia in un reparto dove organizzo la confezionatura dei prodotti da mandare sul mercato produttivo.
Quando sei diventata volontaria? Sono volontaria dal 2018.
Perché ABIO? Ho scelto ABIO come associazione perché già dalla presentazione era ben chiaro l’importanza e l’impegno per i più piccoli e per i propri genitori, e mi piaceva l’idea di poter passare del tempo allietando le loro giornate coccolandolo e giocando con loro dando sostegno anche hai genitori in un ambiente non famigliare.
Cavallo di battaglia in reparto? Quando sono in reparto mi piacciono molto i giochi in scatola e i giochi con le carte in generale.
Il tuo ricordo più bello? Tra i tanti ricordi belli di questo volontariato, il più bello ed emozionante è sempre l’arrivo di Santa Lucia in reparto carica di doni per tutti, e il vedere lo scintillio negl’occhi dei bambini e la loro felicità riempie il cuore.
“Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso.”
Fondazione ABIO Italia
Fondazione ABIO è l’ente coordinatore del Movimento ABIO in tutta Italia.
ABIO è l’Associazione per il Bambino in Ospedale che dal 1978 è al fianco dei bambini, degli adolescenti e dei loro genitori.
ABIO è 5.000 volontari presenti in oltre 200 reparti di pediatria, riuniti in 61 Associazioni ABIO presenti in tutta Italia.
ABIO è formazione, che garantisce un servizio costante e qualificato.
ABIO è sale gioco e ambienti a misura di bambino realizzati negli ospedali di tutta Italia.
ABIO è diritti dei bambini e degli adolescenti in ospedale.
ABIO è il sorriso portato dove c’è la malattia, è il colore che arriva in un ambiente che può fare paura, è essere vicino ai genitori, ai bambini, agli adolescenti in un momento così difficile.
La storia di Fondazione ABIO Italia
Nel 1978 un piccolo gruppo di persone accoglie l’appello di Giuseppe Zaffaroni, primario di chirurgia infantile presso il padiglione “Alfieri” dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e sceglie di dedicare il suo tempo per i bambini ricoverati in ospedale.
Negli anni il volontariato ABIO cresce, nella qualità e nella quantità: vengono organizzati i primi corsi di formazione, nascono nuove Associazioni ABIO. Un Coordinamento, un Comitato e poi, nel 2006, la nascita di Fondazione ABIO Italia Onlus danno l’idea della crescita e dello sviluppo nazionale.
Di quei primi anni resta l’idea che sia necessario offrire al bambino, ma anche all’adolescente e ai suoi genitori, un ospedale vicino ai suoi bisogni, che oltre a curarlo si “prenda cura” di lui. E prendersi cura, per ABIO, da oltre trentacinque anni, significa sempre gioco, ambiente accogliente, ascolto, sorriso.